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MUSEO DELLA RELIGIOSITA' MONTECALVESE
E DELLA MEMORIA POMPILIANA

Il Museo, realizzato esclusivamente per la generosità dei fedeli, accoglie numerose opere d’arte, oggetti appartenenti alle chiese di Montecalvo e ricordi della presenza di San Pompilio Maria Pirrotti nel suo paese natio. Il Museo è stato realizzato nella ricostruita casa natale del Santo, dove il 16 marzo 2001, durante i lavori di ristrutturazione fu provvidenzialmente rinvenuta la vetusta immagine di Mamma Bella dell’Abbondanza, oggi collocata e venerata nella Chiesa Matrice del paese. Gli oggetti esposti (circa 450) sono stati già catalogati dalla Soprintendenza di Salerno- Avellino.


ISTITUZIONE DEL MUSEO
Il Museo di San Pompilio è tra i più antichi Musei religiosi della Campania. Infatti la sua nascita è del 29 dicembre 1898. Il documento che ne attesta la nascita è una lettera che Mons. Pompilio Pirrotti, parroco di Montecalvo e pronipote del santo invia a Papa Leone XIII, dove chiede il dono di una lettera, un distico, una firma per arricchire di prestigio la collezione dei cimeli appartenuti a San Pompilio esposti nella casa paterna. La petizione nasce per il legame fortissimo che ebbe Leone XIII con Montecalvo. Nel febbraio 1838, il ventottenne sacerdote Giocchino Pecci, poi Papa Leone XIII, venne destinato a governare come Delegato Apostolico Benevento, territorio dello Stato Pontificio. L’anno successivo dovette recarsi a Montecalvo Irpino su mandato della Sagra Congregazione dei Riti, per l’apertura dei Processi sulla vita e sulle virtù dello scolopio padre Pompilio Pirrotti, lì nato il 29 settembre 1710 e morto a Campi Salentina (LE) il 15 luglio 1766 dopo una vita esemplare di virtù eroiche e forte apostolato. La sua visita fu ben più di una semplice indagine, per aver risvegliato il suo estro poetico nei distici latini intitolati “Noster in Montem Calvum adventus”, “Patronus suae gentis”, “In familiares Pompii” e Pompilii sanctitas”.
L’Arcivescovo di Benevento il Cardinale Donato M. Dell'Olio, il 21 maggio 1899 commentava il dono Pontificio scrivendo a Mons. Pirrotti: «I distici che Leone XIII  Le ha mandati, eleganti come tutti gli altri usciti dalla sua aurea penna, belli come la bellezza, dell’ingegno che, con il trascorrere del tempo non perde il vigore della giovinezza, sono anche una sublime dimostrazione dei suoi sentimenti. Ad ogni, parola, starei per dire ad ogni tratto di penna, si descrive in questi versi come uno sprazzo di luce nel quale ugualmente risplendono, le figure del Beato e quella del suo laudatore.  Il cuore e la mente di Leone XIII si, manifestano come in un libro nel quale agli occhi di chi attentamente legge quei versi, si apre una storia di più che mezzo secolo di affetto, di pace e predilezione».

Il museo della Religiosità Montecalvese e della Memoria Pompiliana ha lo status di Museo d'interesse regionale (Decreto Dirigenziale n. 208 del 24/09/2009 della Giunta della Regione Campania, con deliberazione n. 1526 del 08/10/2009).

Il Museo, che si articola in cinque sale, raccoglie una parte della straordinaria storia religiosa della comunità montecalvese. Tra le tante opere esposte ve ne sono alcune di pregevole fattura, altre di inestimabile valore affettivo, altre ancora cariche di fede.

Visitare il Museo di San Pompilio è quasi una esperienza affettiva.
Il santo, che per i primi sedici anni della sua vita ha vissuto in questi ambienti, molti dei quali ricostruiti dopo i vari terremoti, lo si può immaginare avvolto un fasce nella culla, che ha accolto il suo primo vagito, o seduto allo scrittoio della sua cameretta a scrivere la famosissima lettera dell'addio, il cimelio forse più caro e prezioso dell'intero museo. Senza troppa immaginazione è possibile immaginarlo lì in piedi proprio mentre celebra la Santa Messa sull'altare della Cappella domenstica, in uno dei suoi rari ritorni nella casa paterna.

Il Museo serve a raccontare l'adolescenza del piccolo Domenico Pirrotti, il futuro San Pompilio e l'ambiente religioso in cui si era formato il rampollo di casa Pirrotti.

La sede del Museo è collocata poi nel pieno del Centro storico di Montecalvo, vero reliquiario a cielo aperto, dove il visitatore è invitato ad inoltrarsi alla scoperta delle viuzze, della Chiesa Madre, il fonte battesimale dove il giorno dopo la sua nascita fu battezzato, e poi ad immergersi nella spiritualità mariana di San Pompilio con la visita, imperdibile alla statua della Madonna dell'Abbondanza.

San Pompilio ci accoglie nella sua casa e ci esorta a rinvigorire la nostra fede, senza mai scoraggiarci, offrendosi come modello da seguire per l'uomo d'oggi alla ricerca della vera felicità.

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